Succede a Coverciano, in provincia di Firenze: l’istituto comprensivo Diaz vince il bando “Classe 2.0”: diecimila euro per acquistare computer e lavagne elettroniche.
Come racconta La Nazione, il dirigente scolastico, appena saputo della vittoria, nel maggio scorso, ha chiesto al Comune, che gestisce l’edificio, di realizzare il collegamento a Internet. Ma, a quanto pare, il Comune non ha i soldi e incolpa la legge di stabilità voluta dal governo.
A febbraio la scuola deve presentare al Miur il rendiconto del progetto di informatizzazione informatizzazione, che non è neppure stato possibile iniziare, e rischia di dover restituire i soldi, che naturalmente non ha, avendoli spesi in apparecchiature che non si possono utilizzare.
I genitori, stimolati dalla lettera di un insegnante, si offrono di pagare loro il collegamento Internet?
C’è proprio bisogno di dire che in una scuola davvero autonoma,in grado di gestire liberamente fondi e edifici, non sarebbe successo?
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